Alternanza scuola-lavoro: partono i tirocini curricolari
I tirocini curricolari rappresentano fin da ora un pilastro fondamentale dell'alternanza scuola-lavoro, ma non l'unico. Durante il biennio iniziale e nello stesso triennio, una volta assolti gli obblighi dei tirocini curricolari, gli studenti potranno anche continuare ad effettuare tirocini non curricolari estivi, compensati con un massimo di 600 euro mensili.
La decisione della Giunta completa di fatto l'introduzione del sistema duale in Trentino, territorio che è stato apripista in Italia su questo terreno, oggi presidiato a livello nazionale dalla Buona scuola. Un terreno già preparato dall'apprendistato formativo (oggi divenuto più semplice dopo i decreti attuativi del job acts) e dall'avvio dei poli formativi, dove imprese, ricerca e scuola operano insieme (dal polo di Meccatronica a realtà come quella degli Artigianelli, solo per fare due esempi).
"E' un passaggio importante - spiega il governatore Rossi - nella direzione di una scuola che offra ai giovani sempre maggiori opportunità. Accanto agli sforzi per diffondere il trilinguismo il Trentino, in parte anche grazie alla sua vicinanza con il mondo tedesco, può vantare un percorso già in parte rodato per colmare il tradizionale gap esistente in Italia fra istruzione e mondo del lavoro. Un percorso che ora si arricchisce grazie a questa nuova opportunità".
"Procediamo nella direzione indicata anche dalla Buona Scuola - sottolinea a sua volta il vicepresidente Olivi - facendo sì che i nostri giovani possano fare esperienza lavorativa già mentre studiano. Continueranno ad essere però attivi anche i tirocini estivi non curricolari, altro importante strumento a cui il giovane nella sua autonomia potrà accedere, per approfittare delle opportunità offerte da imprese, enti locali, Agenzia del lavoro".
"Si completa un disegno articolato - spiega l'assessora Ferrari - che mette a disposizone dei giovani un ampio ventaglio di esperienze e di possibilità. Confidiamo nella risposta di tutti gli attori coinvolti per far sì che la transizione verso il mondo del lavoro non solo sia più scorrevole ma soprattutto consenta ai giovani di continuare a coltivare le proprie attitudini e inclinazioni una volta lasciate le aule scolastiche".
Un passo concreto, dunque, quello realizzato ieri dalla giunta, che dà ulteriore corpo al sistema duale scuola-lavoro, già oggetto dell'atto di indirizzo approvato dalla Giunta nel maggio 2014.
La delibera definisce le modalita' organizzative e i contenuti delle intese che dovranno essere sottoscritte tra scuole e imprese per realizzare un percorso di alternanza scuola-lavoro al passo con le sfide di crescita e competitività che l'Europa richiede.
Il sistema duale nell'anno scolastico 2014/15 ha visto alcune esperienze di apprendistato formativo, nell'ambito di Garanzia giovani, e 1925 tirocini promossi da altrettante scuole, di cui 508 di formazione professionale. Le imprese coinvolte sono state 1436 e l'incremento rispetto all'anno precedente e' stato pari al 9%.
Ora il sistema entra a regime. Le intese che il presidente della Provincia autonoma sottoscriverà con le principali associazioni datoriali, gli ordini professionali, gli enti che svolgono attività afferenti alla ricerca, al patrimonio artistico, culturale e ambientale, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, permetteranno la costruzione di altrettanti "ponti" fra la scuola e il futuro lavorativo degli studenti.
Sul piano operativo, il Dipartimento della conoscenza, in collaborazione con il Servizio Lavoro della Provincia, avrà anche il compito di fornire alle istituzioni scolastiche e formative le indicazioni operative per ridurre gli oneri a carico dei soggetti ospitanti per quanto concerne la formazione specifica sui rischi di lavoro e la sorveglianza sanitaria, provvedendo alla definizione di specifici accordi con i soggetti e gli enti competenti.
Ma cosa dicono i dati sull'efficacia dell'alternanza scuola-lavoro nel favorire l'occupazione giovanile? Quelli attualmente disponibili, relativi a Garanzia Giovani, dimostrano che in Trentino chi frequenta percorsi strutturati di alternanza scuola-lavoro ha minori difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro.
All.: slides di sintesi